I micologi esperti dell’Azienda ricordano ai cittadini alcune buone regole e informazioni importanti:
è bene raccogliere i funghi interi e completi di ogni parte, privi di muffe o eccessive tarlature, non imbevuti d’acqua e non eccessivamente maturi, trasportarli in contenitori aerati (cestini) e conservarli in frigorifero;
è sconsigliato il consumo di funghi a bambini, a donne in gravidanza e in allattamento e comunque si raccomanda di non consumarli in caso di dubbio, in grandi quantità ed in pasti ravvicinati, crudi o non adeguatamente cotti, poiché diverse specie di funghi mangerecci provocano disturbi o avvelenamenti se consumati crudi o poco cotti;
non esistono metodi popolari, come l’uso dell’aglio o di metalli od altro, in grado di indicare la tossicità del fungo. L’unico metodo sicuro è la determinazione della specie da parte di micologi qualificati.
“La vendita dei funghi freschi spontanei è consentita solo previa certificazione di avvenuto controllo da parte dei micologi e nei punti vendita autorizzati – sottolinea l’Azienda USL -. I funghi utilizzati da esercizi di ristorazione necessitano sempre della certificazione di avvenuto controllo micologico. I funghi in commercio devono sempre essere accompagnati da un cartellino che riporta il nome della specie contenuta, la data dell’avvenuto controllo, la firma del micologo”.